Corsi area neonatale
AUTISMO
1° VALUTAZIONE
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Incontro anamnestico (durata 60 minuti)
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Incontro sostegno alla genitorialità
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Valutazione diretta (durata 2 ore) + relazione finale
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PACCHETTI PRESA IN CARICO
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4 ORE SETTIMANALI (workshop ogni 45 giorni, materiali)
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6 ORE SETTIMANALI (workshop mensile, materiali)
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8 ORE SETTIMANALI (workshop mensile, materiali)
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10 ORE SETTIMANALI (workshop mensile, materiali)
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COLLOQUIO FUORI SEDE CON INSENGNATI
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PARENT TRAINING (1 ora)
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Adolescenza
L'adolescenza è identificata come forse il più critico dei periodi del ciclo di vita: il più delle volte, gli adolescenti si trovano soli e disorientati, in un mondo nuovo, percependo negata, da un lato, la loro identità di bambini e, dall’altro, quella di adulti.
L'adolescenza è un periodo di transizione tra il bambino è l'età adulta durante il quale avvengono molti cambiamenti fisici e psicologici. Proviamo a capire alcuni aspetti di questo periodo della vita così particolare indagando quando inizia e quali sono i cambiamenti fisici.
Adolescenza, che cosa è:
L'adolescenza è un'età molto delicata ed è un periodo di transizione tra la fanciullezza e l'età adulta durante il quale si verificano notevoli cambiamenti fisici e psicologici. I ragazzi e le ragazze iniziano ad avere le proprie idee e raggiungono la maturità sessuale. Proviamo a indagare nei dettagli alcuni aspetti di questo periodo della vita così particolare e complesso. Sarà utile a chi ha figli che stanno per entrare nella fase dell'adolescenza o che sono già adolescenti.
Adolescenza, quando inizia e quando finisce
Quando inizia l'adolescenza, cominciano a essere prodotti gli ormoni sessuali da alcune ghiandole del corpo. Di solito le donne iniziano a produrli all'età di 11 o 12 anni, mentre per i maschi ciò avviene un po' più tardi, tra i 12 e i 13 anni. Sono gli ormoni sessuali a far iniziare una serie di trasformazioni fisiche, come, ad esempio, l'aumento della statura.
Sempre dal punto di vista fisico, l'adolescenza finisce indicativamente intorno ai 18-20 anni. Subentra poi l'età adulta.
Secondo una recente ricerca, pubblicata lo scorso anno su Lancet Child & Adolescent Health, la pubertà ora però inizia a 10 anni e l'adolescenza finisce a 24. E l'età in cui si inizia a badare a se stessi e in cui si entra nell'età adulta si sta spostando sempre più in là. Dal 1973 ai giorni nostri si è spinta per esempio di ben otto anni l'età media in cui gli uomini formano una famiglia: secondo l'Office of NationaL Statistic britannico è 32,5 per gli uomini e 30,6 per le donne. In Italia? A fornire i dati è l'Istat, l'istituto nazionale di statistica. Nel 2015 l'età media del primo parto per una donna è di 31,7 anni.
Adolescenti e cambiamenti fisici
Nelle ragazze i primi cambiamenti riguardano il seno, che inizia a formarsi con lo sviluppo del bottone mammario e dell'areola.
Nei ragazzi invece avviene l'ingrossamento dei propri genitali: si sviluppano prima i testicoli e poi, anche dopo un anno di distanza, il pene. «Intorno ai 12 anni, il ragazzo, con gradualità, perde le fattezze infantili, cresce in altezza, cambia il timbro della voce. Tutti questi tasselli esterni corrispondono, in realtà, a un cambiamento interno»
Maschi e femmine cominciano anche a veder spuntare una peluria più folta, anche se nei ragazzi questo mutamento è molto più accentuato e coinvolge anche il volto. A volte per alcuni si manifesta l'acne e tutti iniziano ad aumentare di statura.
L'arrivo del primo ciclo mestruale (che dovrebbe arrivare entro il sedicesimo anno d'età) per le ragazze segna la fine della pubertà, mentre per i ragazzi il confine è meno marcato.
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Cosa sono i comportamenti a rischio?
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Quelli che gli adulti definiscono “comportamenti a rischio nell’adolescenza” sono comportamenti che possono mettere in pericolo il tuo benessere fisico, psicologico o sociale, oppure creare qualche difficoltà a te o a chi ti è vicino.
Parliamo di:
- bullismo, cyberbullismo, sexting, adescamento online
- abuso di alcol e sostanze stupefacenti
- attività sessuali non protette
- anoressia e bulimia
- abbandono scolastico
- fughe da casa
- tentativi di suicidio
- comportamenti violenti contro oggetti, animali o persone
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Quali possono essere i motivi che spingono alcuni ragazzi a fare queste cose? Per sentirsi adulti, per far vedere di essere in grado di cavarsela da soli e non essere più dipendenti dai genitori. Per ottenere riconoscimento e popolarità nel gruppo di amici mostrandosi più forti. Per mettersi alla prova, per l’emozione di trasgredire e superare i limiti. Per provocare le reazioni degli adulti (genitori oppure insegnanti) e vedere fino a quando valgono i limiti ed i divieti. Per osservare quanto l’adulto sia effettivamente interessato e attento.
Alcuni ragazzi hanno un rapporto difficile con il cibo, ad esempio possono smettere di mangiare o, al contrario, ingurgitare grandi quantità di cibo, utilizzando il proprio corpo come strumento di ribellione; altri possono fare uso di droghe o di alcol per sentirsi in sintonia con il loro gruppo di amici, per essere “uno di loro” e per “sballarsi un po’”.
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È necessario tentare di comprendere il significato veicolato dai comportamenti a rischio messi in atto dagli adolescenti, per poter lavorare con loro al fine di raggiungere gli stessi obiettivi di sviluppo senza mettere in pericolo la propria incolumità fisica o il proprio benessere psicologico.