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COME PREPARARSI AL RIENTRO A SCUOLA DOPO LE VACANZE ESTIVE

Per rendere il rientro a scuola un’esperienza meno traumatica il segreto sta nell’abituarsi lentamente ai nuovi ritmi già dalle ultime settimane di vacanza, non per questo privandosi del piacere del relax.




Quando settembre è alle porte e le vacanze estive stanno per finire, il pensiero di ogni studente è proiettato verso un'unica data: quella del rientro a scuola. Tornare tra i banchi dopo tre mesi di riposo rischia di diventare un vero trauma: nuovi ritmi, sveglia presto, meno tempo per lo svago e il divertimento. Allo stress per il rientro in classe si aggiunge spesso l'ansia per il ritorno di verifiche e interrogazioni…


Per rendere il rientro a scuola un’esperienza meno traumatica il segreto sta nell’abituarsi lentamente ai nuovi ritmi già dalle ultime settimane di vacanza, non per questo privandosi del piacere del relax.

Per riuscire in questa piccola impresa, è importante seguire un itinerario, un programma che comprenda due fasi:

  • Prepararsi fisicamente, mentalmente e materialmente al rientro a scuola

  • Affrontare con positività i primi giorni, cercando di instaurare un buon rapporto con compagni e insegnanti

La prima è una fase di preparazione: compiti, acquisto di prodotti di cancelleria, tecniche per abituarsi ai nuovi ritmi e quant’altro. Quando il momento di tornare a scuola si avvicina, occorre iniziare progressivamente a mettere la sveglia sempre un po' prima. Nei due giorni che precedono il rientro, cercare di svegliarsi entro e non oltre le 9; questo aiuterà a rendere meno traumatico il giorno in cui ci si dovrà svegliare alle 7.

Anche se gli insegnanti lo sconsigliano caldamente, ogni anno è sempre la stessa storia: ci si ritrova a svolgere i compiti assegnati per le vacanze durante l’ultima settimana prima del rientro. Per recuperare il tempo perso, occorrerà rimboccarsi le maniche e già questo in parte aiuterà a rientrare pienamente nel clima scolastico. Comprare il materiale scolastico è una delle cose più piacevoli da fare: girare per le cartolibrerie e acquistare tutto ciò che occorre per il nuovo anno scolastico. Diario, quaderni, penne, matite, evidenziatori e quant’altro... occorre scegliere un pomeriggio per comprare tutto il necessario in modo da arrivare attrezzato al rientro a scuola.

La vigilia del rientro in classe è buona norma organizzare tutto ciò che occorre: vestiti, zaino, biglietti dell’autobus e quant’altro. Ci si potrà così concedersi di rimanere qualche minuto in più nel letto evitando un risveglio troppo brusco e traumatico.

Bisogna, poi, distinguere tra chi torna in un contesto già conosciuto, in una classe con compagni e professori dell'anno prima, e chi entra in un contesto nuovo perché inizia un nuovo ciclo di studi o perché ha cambiato scuola.

Nel primo caso si tratterà solo di riprogrammare l'orologio; potrà inoltre essere molto utile immaginare una settimana tipo, ideare una tabella di marcia in cui collocare il tempo da dedicare alla scuola, allo studio e alle attività extra-scolastiche.

Nel secondo caso l'adattamento dovrà essere graduale: ci vorranno almeno 2 settimane e sarà normale che non ci si senta subito integrati al 100%. In entrambi i casi, occorre cercare di non farsi sopraffare dall'ansia di ricominciare a far tutto e subito: per riprendere ci vorrà un po' ed i tempi varieranno da persona a persona.

Gli insegnanti non sono tutti uguali e con ciascuno dovrai impostare un rapporto diverso, a seconda della sua personalità - formale, informale, severo... - e delle sue richieste. Queste sono alcune delle cose che bisogna tenere bene a mente:

  • È importante manifestare interesse per ciò che il docente insegna e avere un atteggiamento positivo nei suoi confronti

  • È utile capire chi si ha davanti per entrare in sintonia e creare una relazione che sia il più possibile positiva

  • Cerca di comprendere subito il carattere del tuo docente: se l’insegnante è formale va rispettato il suo modo di essere, ed il rapporto con lui dovrà essere altrettanto formale, almeno all'inizio. Con un docente più aperto e comunicativo si potrà invece instaurare uno scambio anche diverso da quello prettamente legato alla materia.

Per i più piccoli è fondamentale l’atteggiamento dei genitori nei confronti della scuola e degli insegnanti: più l’atteggiamento è positivo, più per i bambini sarà semplice creare un rapporto di fiducia con la maestra. Una delle cose che più spaventano del rientro a scuola è il pensiero di dover nuovamente affrontare le temutissime interrogazioni, da sempre fonte di ansia e preoccupazione per gli studenti. Anche in questo caso, però, basterà saper prendere tutto nel verso giusto. Bisogna perciò imparare a distinguere tra:

  • Ansia costruttiva, ovvero quella che entro certi limiti aiuta a fornire una prestazione migliore. Questo tipo di ansia non solo è normale ma si rivela utile perché sprona a dare il meglio di sè;

  • Ansia negativa, cioè quella che arriva quasi a paralizzarti nel momento dell’interrogazione e che può diventare un vero e proprio problema. In questo caso potrà essere utile rivolgersi ad uno psicologo per chiedergli un consiglio sul modo migliore per affrontare la situazione


Dott.ssa Ylenia Beretta - psicologa clinica, specializzata negli apprendimenti

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