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COSA VUOL DIRE AMARE? COMPRENDERE LE PAURE PER VIVERE APPIENO LE RELAZIONI AFFETTIVE

Cosa vuol dire amare? Perchè capita di avere paura di amare? Comprendere le paure per vivere appieno le relazioni affettive



Cosa vuol dire amare?

Amare ed essere amati ci fa provare sensazioni e emozioni diverse tra loro. L’amore non va inteso solo tra un uomo ed una donna, ma anche l’amore per un figlio, per il proprio animale domestico, l’amore tra le persone dello stesso sesso, l’amore per un amico, verso il proprio Dio, l’amore per i propri genitori. Se cerchiamo di comprendere meglio il significato della parola amore, possiamo accorgerci che amiamo in tanti comi e in tante situazioni. Soffermarsi sul vero significato delle parole amore e amare, può aiutarci a dare loro un senso a questo straordinario sentimento e a capire come mai ci comportiamo in un certo modo:

Amore: Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità, o la soddisfazione sul piano sessuale. Esiste anche l’amore casto, platonico, sensuale; ma anche un amore appassionato, travolgente. Amore è desiderio e tormento.

Amare: Sentire e dimostrare amore per qualcuno, nelle varie accezioni che può avere la parola amore; come sentimento puramente religioso e spirituale; come affetto tra congiunti, tra amici, tra i membri di una famiglia; come carità cristiana (ama il prossimo tuo come te stesso).

Se guardiamo questa ultima riga, non in termini religiosi, ma soffermandoci sul significato laico, vediamo quanto sia intrinseco il significato del rispetto per l’altro, che parte dal proprio. La definizione di amore dello psicologo americano Wayne Dyer, si avvicina molto a questo concetto, in quanto definisce l’amore come “La capacità e volontà di permettere alle persone a cui vogliamo bene di essere ciò che vogliono essere, senza resistenze o pretesa alcuna che ci diano soddisfazione”.


Amare, il verbo più denso di significato:

La parola “Amare” è un verbo, un’azione, un comportamento. In quest’ottica allora chi ama sceglie come comportarsi per dimostrare (o non dimostrare) il proprio amore. Noi siamo parti attive nell’agire questo sentimento. E’ importante chiedersi quale sia il significato di amare e come ci comportiamo quando dimostriamo amore.

Iniziamo a riflettere su questo: se pensiamo ad una persona che amiamo, cosa facciamo? Come ci comportiamo? Magari dedichiamo ad essa del tempo, ci interessiamo a quello che fa, perdoniamo i suoi errori, rispettiamo le sue idee. Queste sono tutte azioni che scegliamo di fare. Interessarsi, perdonare, rispettare sono tutti comportamenti che scegliamo di agire per amore.

Ho chiesto a molti adolescenti il significato della parola amore e della differenza tra amicizia, innamoramento, amore e passione. Essi descrivo l’amore attraverso queste parole: fidarsi, lealtà, libertà, sostegno, comprensione; tutte parole che hanno usato anche per definire l’amicizia. Ciò che le differenzia è l’interesse per una persona in particolare, che ti spinge a pensare sempre a lei/lui, ad essere attratti, a comportarci in modo da renderla felice. Amare per questi ragazzi significa volere il bene per l’altro, indipendentemente dal proprio bene. Ma sono state usate anche parole come gelosia, paura, sofferenza, aspetti che ritroviamo quando un amore non è corrisposto o è tormentato.


La paura di amare:

L’azione di amare lascia anche agli altri la possibilità di amarci. Questo è un passaggio molto delicato, in cui si ritrovano molte paure e timori e dove le persone si incastrano, passando da una posizione attiva, ad una passiva, di “attesa” di essere amati. Domande comuni sono “ma sarà la persona giusta per me?” “Saprà dimostrarlo come vorrei?”, “Saprà rendermi felice?”. Queste sono tutte domande lecite, ma che ci mettono in una posizione passiva, come se la nostra felicità dipendesse dall’amore che gli altri ci dimostrano.

Nell’ottica in cui “amare” significa scegliere di agire un determinato comportamento, anche in base alle nostre esperienze e alle nostre paure, possiamo capire come mai ci innamoriamo sempre di determinate persone, oppure ci neghiamo la possibilità di lasciarci amare. Tutto ciò introduce degli aspetti importanti riguardo l’amore: la paura di dimostrare questo sentimento, di aprirsi alle emozioni e di amare e vivere sentimenti profondi e relazioni durature. La difesa evidente nella paura di amare è l’evitamento, che ci porta inconsapevolmente ad allontanarci da qualcuno nel momento in cui si sta creando un legame più intimo. Frasi del tipo “non riesco a trovare la persona giusta per me”, “scelgo sempre le perone sbagliate”, “non ho tempo per innamorarmi”, “ho voglia di innamorarmi ma non riesco a trovare nessuno disposto ad amarmi”, “sto bene da sola/o”, “non sono io che non voglio, sono gli altri che non vanno bene” ecc.., possono nascere dalla paura di amare.


Cosa c’è nella paura di amare? Come affrontarla?

Dietro la paura di amare ritroviamo in nostro bagaglio di esperienze, di legami e di emozioni, che ci hanno portato ad avere una visione negativa dell’amore e ad avere un comportamento di difesa dal dolore del rifiuto e dall’indifferenza delle persone che abbiamo amato in passato. Tutto questo influenza, nel presente, l’incontro con l’altro. Ma come possiamo superare questa paura di amare? Attraverso l’amore. Noi dobbiamo essere liberi di amare, indipendentemente se siamo corrisposti, solo così possiamo aprire il nostro cuore alle relazioni affettive. Il primo passo è iniziare ad amarsi e riconoscere queste paure. A volte però questo non basta, allora è importante rivolgersi ad uno specialista che ci accompagni ad affrontare ciò che ci fa male. Lo psicoterapeuta può aiutare a vincere la paura di amare, a comprendere e dare un senso alle esperienze passate per amare e amarsi liberamente e incondizionatamente.


Dott.ssa Brunella Ieva

Psicologa Psicoterapeuta


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