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  • Writer's pictureCentro per la Persona e la Famiglia

GIORNATA NAZIONALE DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Domani, 15 marzo 2022 si celebra la giornata nazionale dei disturbi alimentari. Perché ricordarla? Per sensibilizzare la popolazione sui disturbi alimentari. Per fornire informazioni corrette sui disturbi alimentari. Per aumentare la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati tramiti servizi multidisciplinari specializzati.



Perché ricordarla?

  • Per sensibilizzare la popolazione sui disturbi alimentari

  • Per fornire informazioni corrette sui disturbi alimentari

  • Per aumentare la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati tramiti servizi multidisciplinari specializzati


Cosa sono i Disturbi del comportamento alimentare?

“I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale”. (DSM-5)


Perché parlarne?

Perché negli ultimi anni si sono molto diffusi all’interno della popolazione italiana, soprattutto tra i giovani. L’aspetto esteriore è diventato centrale nella società moderna che grazie ai media trasmette immagini di corpi sani, magri, muscolosi o in altre parole perfetti. L’estetica rientra nell’immagine che ciascuno ha di sé e contribuisce a creare la propria autostima. Ragazzi e ragazze che dai 12 anni in poi sono alle prese con il compito di rispondere alla domanda “chi sono io” e alla ricerca della propria identità, si confrontano quotidianamente non solo coi propri pari ma anche con tutte le immagini che circolano nei mass media.


Ecco allora che le ragazze e i ragazzi si trovano di fronte a delle immagini perfette a cui aspirare per raggiungere l’aspetto desiderato. Questo purtroppo ha molto a che fare con chi ha un disturbo alimentare. Infatti, una caratteristica quasi sempre presente in chi soffre di un disturbo alimentare è l’alterazione della propria immagine corporea. La percezione che la persona ha del proprio aspetto sembra influenzare la sua vita più della propria immagine reale. Tutto coì inizia a ruotare attorno al cibo e alla paura di ingrassare. Cose che prima si facevano tranquillamente diventano difficili e insopportabili e spesso creano un forte vissuto di ansia. Ecco che le cene con gli amici, le feste, le pizzate, il compleanno non sono più occasione di divertimento ma eventi da evitare.


Quali sono le cause di questi disturbi?

Non esiste una causa comune a questi disturbi. Generalmente i disturbi del comportamento alimentare si sviluppano per una combinazione di fattori (genetici, psicologici e ambientali) che vengono indicati come fattori predisponenti (per esempio il rischio è maggiore se in famiglia qualcuno ha già sofferto di questo disturbo). I fattori predisponenti non causano necessariamente un disturbo: a volte possono intervenire dei fattori precipitanti come ad esempio lutti, malattie, rotture amorose che contribuiscono all’esordio del disturbo. Infine, sono i fattori di mantenimento come l’uso di lassativi, il vomito autoindotto e la perdita di peso che alimentano il disturbo stesso.


Esiste una cura?

Sì, ma spesso chi soffre di questi disturbi difficilmente chiede aiuto. Il trattamento più efficace è quello che prevede un approccio multidisciplinare ed integrato tra diversi specialisti: medici, psicologi ed educatori e che coinvolga non soltanto chi soffre del disturbo ma anche la sua famiglia.


Si possono prevenire i disturbi alimentari?

Dato che le cause sono molteplici e alcune ancora non studiate è difficile strutturare dei programmi di prevenzione esaustivi ed efficaci. Inoltre, alcuni studiosi ritengono che sia controproducente e dannoso: il rischio potrebbe essere quello di indicare a ragazzi e ragazze che vivono un momento di difficoltà una via di uscita che viene seguita attraverso processi di imitazione e di identificazione. Tuttavia, esistono dei programmi di prevenzione che risultano maggiormente efficaci e che si basano sulla discussione e riflessione sui temi legati all’alimentazione e ad alcune tematiche tipiche dell’adolescenza (immagine di sé, autostima, difficoltà interpersonali). Tali programmi si basano sullo sviluppo di una maggior capacità di pensiero critico e sullo sviluppo di competenze sociali e non sul fornire informazioni circa il disturbo.


La giornata nazionale sui disturbi alimentari ci ricorda quanto il benessere di ciascuno dipenda dalla mente, dal corpo e dalle relazioni interpersonali che costruiamo e viviamo quotidianamente. Questa giornata può farci riflettere sull’importanza di chiedere aiuto quando sentiamo che uno di questi tre aspetti (mente, corpo, relazioni) ci sta facendo soffrire.


Dott.ssa Elisa Marveggio

Psicologa dell'età evolutiva


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