I ragazzi vivono tante esperienze in cui possono sperimentare il conflitto: conosciamo meglio insieme il bullismo e il cyberbullismo.
I ragazzi vivono costantemente immersi nei conflitti: a casa, coi fratelli, a scuola, negli sport e negli ultimi anni alcuni conflitti si sono spostati anche nel mondo online.
Alcuni conflitti fanno parte delle naturali interazioni sociali tra bambini e ragazzi e si contraddistinguono per la simmetricità del potere tra le persone coinvolte e per l’eccezionalità dell’evento. Questa tipologia di conflitto permette di sviluppare importanti capacità: saper ascoltare, saper gestire le proprie e altrui emozioni e saper comunicare. Tale tipo di conflitti permette ai bambini e ai giovani di allenare competenze di problem soving e di ricerca di una soluzione, spesso attraverso il compromesso o la mediazione.
Purtroppo, però, non esistono solo conflitti con questa connotazione positiva. Altri tipi di conflitti come il bullismo e il cyberbullismo hanno delle caratteristiche che richiamano comportamenti di violenza e aggressività.
Il BULLISMO IN BREVE
Il bullismo è un fenomeno che consiste in comportamenti aggressivi e violenti, sia di natura fisica sia psicologica, ripetuti nel tempo e attuati nei confronti di un individuo più fragile o debole.
Le caratteristiche che determinano il fenomeno del bullismo sono:
L’intenzionalità lesiva verso l’altro
L’asimmetria di potere tra le parti coinvolte, per numero, genere, età, corporatura status sociale o altro
La pervasività, poiché gli atti in questione si ripetono nel tempo.
IL CYBERBULLISMO IN BREVE
Una chiara definizione di cyberbullismo è contenuta nella legge 29 maggio 2017, 71:
“Per cyberbullismo si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.
Il cyberbullismo, come il bullismo, si caratterizza per l’intenzionalità lesiva, l’asimmetria di potere e la pervasività. Tuttavia, l’aggressione online è più dannosa perché è:
È anonima
È più feroce, perché i cyberbulli sono protetti dallo schermo
È più pervasiva, perché il cyberbullismo avviene ogni volta che la vittima si connette alla rete.
CONSEGUENZE DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO
Le conseguenze del bullismo e cyberbullismo sono molte e sono diverse da vittima a vittima.
Le ricerche scientifiche hanno messo in luce alcune tra le conseguenze più comuni:
Ansia
Depressione
Scarsa autostima
Difficoltà nella regolazione delle emozioni
Poiché questi fenomeni hanno un grande impatto sulla salute mentale dei ragazzi è bene cominciare fin da quando sono bambini ad insegnare loro alcune strategie per affrontare al meglio questi conflitti. Ecco di seguito alcune abilità che si possono allenare anche in famiglia:
1) Riconoscimento e regolazione delle emozioni
2) Sviluppo di capacità empatiche
3) Sviluppo delle capacità di comunicazione
4) Gestione dei conflitti
5) Buon uso dei mezzi di comunicazione (smartphone, computer, tablet…)
Se hai bisogno di un aiuto specialistico su queste tematiche, se hai bisogno una consulenza o se desideri sviluppare alcune abilità protettive, gli specialisti del Centro per la Persona e la Famiglia possono aiutarti sia attraverso percorsi individuali sia attraverso incontri di gruppo. Seguici sul nostro sito e blog.
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