Il Natale, tra tutte le ricorrenze annuali, è una delle più sentite, poiché è in grado di coinvolgere i grandi, ma soprattutto i più piccoli. Chi ha la fortuna di avere un bimbo in casa, sa di cosa sto parlando: il Natale per loro è magia, mistero, fantasia, attesa e gioia… emozioni, queste, che crescendo, l’adulto tende un po’ a dimenticare, ma che è importante, invece, riconoscere e riscoprire per poter vivere al meglio questa ricorrenza.
Siamo alla fine di Novembre e sì, stiamo già tutti iniziando a pensare al Natale. Nelle case, così come per le strade, tutto sembra essersi fermato, in attesa di questo importante giorno. Ammettiamolo, non è possibile fare una passeggiata in città senza vedere palline e decorazioni che abbelliscono le vetrine dei negozi, strade illuminate a giorno e canzoni di Michael Bublè.
Il Natale, tra tutte le ricorrenze annuali, è una delle più sentite, poiché è in grado di coinvolgere i grandi, ma soprattutto i più piccoli. Chi ha la fortuna di avere un bimbo in casa, sa di cosa sto parlando: il Natale per loro è magia, mistero, fantasia, attesa e gioia… emozioni, queste, che crescendo, l’adulto tende un po’ a dimenticare, ma che è importante, invece, riconoscere e riscoprire per poter vivere al meglio questa ricorrenza.
L’infanzia, nella maniera più assoluta, è l’epoca in cui “tutto è possibile”, dall’eccitazione nella sua forma più pura alla fantasia più sfrenata… quella fantasia che permette di credere nell’esistenza di un omone vestito di rosso con la barba bianca, che in una sola notte, trainato dalle renne nella sua slitta, è in grado di portare a tutti i bambini del mondo, i doni tanto desiderati. È quest’innata predisposizione a conoscere e a sognare che consente ai piccoli di vivere intensamente ogni momento, e soprattutto di lasciarsi trasportare da tutte le emozioni che il Natale porta con sé.
I bambini, nella loro naturalezza possono certamente re-insegnarci, specie in un periodo dell’anno così speciale, che è bellissimo fantasticare e che stare con la propria famiglia, laddove sia possibile, forse non è qualcosa di così terribile e che la condivisione è di gran lunga più significativa rispetto allo stare soli.
Per noi adulti, la prima regola da seguire è “lasciarsi contagiare dalla spontaneità dei propri bambini”, il che vuol dire “tornare un po’ piccini” per predisporsi a riscoprire il gusto dell’attesa. Saper ci consente di stare a contatto con i nostri desideri più profondi, per poi trovare la forza e la determinazione necessaria alla loro realizzazione. La capacità di attendere, rimandando la soddisfazione immediata di un bisogno, è un insegnamento che noi adulti abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri bambini, affinché possano crescere sapendo che gran parte di ciò che si sogna, arriva a concretizzarsi solo con tempo, impegno e dedizione.
Per riscoprire, insieme ai propri bimbi, l’attesa come parte significativa della vita, ci sono tante cose che si possono fare insieme, come, ad esempio, la preparazione dell’albero e del presepe, i due simboli per eccellenza del Natale: allestirli con la collaborazione di un piccino, può essere per l’adulto un’importante occasione per riscoprire la gioia racchiusa nelle piccole cose e per il bambino un modo per rendere tangibile quello che sta per succedere.
Non dimentichiamoci, poi, della letterina a Babbo Natale: un rituale attraverso il quale il bambino viene stimolato a prendere contatto con i suoi desideri, creando, fantasticando e ricercando una forma concreta di espressione dei suoi bisogni. Richiedere un dono, per poi attendere con ansia il suo arrivo, non solo rinforzerà la buona condotta del bambino, ma lo aiuterà a capire quanto può essere bello ricevere, anche se non istantaneamente, ciò che si è immaginato, sperato e sospirato.
Per comprendere al meglio i nostri bambini, infine, è importante ascoltarli attivamente, sia quando questi ci portano la gioia del Natale, sia quando ci portano la tristezza, che sembra in contrasto con un periodo dell’anno così festoso, ma che può essere presente, e come tale va accolta e compresa.
Il Centro per la Persona e la Famiglia di Cesano Maderno (Via Cavour, 1), a questo scopo, ha organizzato un ciclo di tre incontri, che si terranno il 2, il 16 e il 23 Dicembre, dalle 17 alle 18.15, in cui due psicologhe e psicoterapeute in formazione, la dottoressa Elisa Marveggio e la dottoressa Beatrice Farina, leggeranno ai bambini tra i 6 e gli 8 anni tre racconti e affronteranno insieme tutte le emozioni legate alla festività del natale. Vi aspettiamo numerosi!
Dott.ssa Beatrice Farina
Psicologa età evolutiva - Psicoterapeuta in formazione
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