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DISTURBI PSICOSOMATICI, LA MENTE INFLUENZA IL CORPO

Updated: Oct 11, 2021

Come identificare e affrontare i disturbi psicosomatici



Uno dei quattro principi fondamentali della pratica osteopatica enuncia che il corpo è un’unità. Un’unità formata da corpo, mente e spirito.

In qualità di essere umano, ognuno di noi è un’espressione di questa unità. La persona è regolata, coordinata e integrata attraverso le funzioni interdipendenti dei sistemi anatomici, fisiologici e psicosociali collegati. Ogni separazione a scopo diagnostico, curativo, didattico o di dibattito è sempre artificiale.

Dal punto di vista anatomico, tutte le strutture corporee sono avvolte dal tessuto connettivo o fasce, che le rende contigue e meccanicamente interdipendenti. Da un punto di vista fisiologico, la sinergia delle funzioni corporee è facilitata dai sistemi nervoso e circolatorio, che consentono la comunicazione e l’interazione fra i vari apparati del corpo. Inoltre, sappiamo che i sistemi endocrino, immunitario e muscolo-scheletrico interagiscono, riflettono e rispondono ad ambienti ed eventi interni ed esterni come un’unità integrata.


Il rapporto con l’esterno è un fattore molto importante che viene preso in considerazione, per comprendere e analizzare i vari aspetti della vita quotidiana di un paziente, e perché ha un impatto importante sul corpo. Vengono presi in considerazioni aspetti come lavoro, attività varie e hobbies ma anche aspetti più legati al carattere di una persona, alla sua personalità e al modo di rapportarsi con gli altri (questi ultimi aspetti senza fare domande dirette ma semplicemente osservando e capendo chi si ha davanti).

Alcuni disturbi infatti possono essere causati da un disturbo legato alla “psiche” di una persona, questi disturbi prendono il nome di disturbi psicosomatici.

Da sempre rivestono un ruolo importante tra le malattie psichiche, poiché si evidenzia come il corpo sia un perfetto strumento di comunicazione di uno stato di sofferenza mentale o di disagio psichico, esempi di questa relazione sono la paura che fa sudare freddo, la rabbia che fa venire i bollori, l’amore che fa battere il cuore o tremare le gambe e l’ansia che fa rallentare la salivazione o venire le farfalle allo stomaco, piccoli esempi che mostrano come il corpo è strettamente connesso alle emozioni.

La somatizzazione è il processo alla base del disturbo psicosomatico. Infatti, con tale termine si intende il meccanismo che permette di trasformare i processi psichici in somatici, coinvolgendo il sistema endocrino ed immunitario.

Insomma, i disturbi psicosomatici (o somatoformi) mostrano sintomi fisici che suggeriscono l’esistenza di un disturbo organico (da qui somatoforme), i cui sintomi non derivano né da una condizione medica generale né dagli effetti diretti di una sostanza, ma solo dalla presenza di un disagio mentale.

Immaginiamo, a esempio, una situazione tipica in cui potrebbe verificarsi un disturbo psicosomatico: una rabbia non espressa, inibita, potrebbe essere gestita canalizzandola, attraverso un meccanismo di somatizzazione sul corpo producendo, in questo modo, un sintomo organico come il mal testa ricorrente.

Solitamente questi meccanismi sono determinati dalla presenza di forte stress, da ansia patologica, da paura costante o da un forte disagio. Si attiva, così, il sistema nervoso autonomo, che a sua volta risponde con reazioni vegetative che portano alla manifestazione di problemi fisici, come:

  • disturbi dell’apparato gastrointestinale: quali nausea, meteorismo, vomito, diarrea, colite, ulcera, gastrite, intolleranza a cibi diversi;

  • disturbi dell’alimentazione: quali anoressia, bulimia.

  • disturbi dell’apparato cardiocircolatorio: quali aritmia, ipertensione, tachicardia;

  • disturbi dell’apparato urogenitale: quali dolori e/o irregolarità mestruali, disfunzioni dell’erezione e/o dell’eiaculazione, anorgasmia, enuresi;

  • disturbi dell’apparato muscolare: quali cefalea, crampi, torcicollo, mialgia, artrite;

  • disturbi della pelle: quali acne, psoriasi, dermatite, prurito, orticaria, secchezza cutanea e delle mucose, sudorazione eccessiva;

  • disturbi pseudo-neurologici: quali sintomi da conversione come alterazioni della coordinazione e/o dell’equilibrio, paralisi o ipostenie localizzate, difficoltà a deglutire, afonia, cecità, sordità, amnesie;

L’osteopata dopo un’attenta valutazione andrà a liberare le zone in sofferenza e in perdita di mobilità sul piano strutturale, viscerale e duramerico per risolvere o per lo meno migliorare la situazione del soma (corpo), ma per una completa risoluzione del problema è necessario e consigliabile la collaborazione con altre figure nel campo della psicologia che andranno a lavorare sulla causa primaria del disturbo.


Dott. Alessandro Poloni

Osteopata e Massoterapista

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