Le rotture, separazioni, abbandoni in generale, sono eventi dolorosi per tutti noi.
Ci lasciano confusi e spiazzati, quando accadono resta spesso un grande vuoto, apparentemente incolmabile. Come affrontare questo evento di vita?
Le rotture, separazioni, abbandoni in generale, sono eventi dolorosi per tutti noi.
Ci lasciano confusi e spiazzati, quando accadono resta spesso un grande vuoto, apparentemente incolmabile.
A volte ci si sente persi proprio perché la vita insieme all’altra persona era talmente intrecciata e fatta di progetti e abitudini comuni che non si riesce a immaginare, per se stessi qualcosa di diverso.
Spesso e volentieri questo accade perché, nel tempo, abbiamo costruito un'immagine della nostra relazione o della persona amata carica di significati importanti per noi, di aspettative e ci fossilizziamo sull’idea di quello che era o che sembrava essere e che, quindi, non possiamo proprio permetterci di perdere.
Quando una relazione finisce, infatti, cerchiamo a tutti i costi di trovare una spiegazione razionale a ciò che è accaduto andando a ripercorrere le vicende e i fatti accaduti in passato, a sviscerare i nostri sentimenti e ad analizzare quelli del nostro partner.
Tutto ciò, però, non ha nulla di razionale, spesso la comprensione del perché una storia sia finita non può passare da spiegazioni causa-effetto.
Ricercare le motivazioni della fine di una storia non fa altro che cronicizzare la sofferenza, aumentando spesso e volentieri il senso di colpa.
Il segreto per ripartire esiste, e passa dal fatto che non ci si può sottrarre alla sofferenza, negandola. Imparare a starci in quella sofferenza e trarne un significato è indispensabile per ricominciare davvero. Il dolore non è altro che un processo che avviene dentro di noi e attraverso il quale possiamo (e a primo impatto sembra strano dirlo) scoprire di avere grandi risorse.
Sembra semplice spiegarlo in questi termini, ma certamente semplice non è quando crollano le convinzioni che avevamo riguardo la persona amata e la nostra relazione, gli obiettivi, i progetti e la routine che si era ormai stabilita.
Dobbiamo imparare a convivere, almeno per un po' di tempo, con la rabbia, la tristezza, malinconia o la gelosia: tutte emozioni che accompagnano le nostre giornate quando una relazione si interrompe ma la cui comprensione e accettazione è fondamentale nel processo.
L’espressione “si è portato/a via un pezzo del mio cuore” racchiude il significato emotivo del lutto causato dalla fine di una storia d’amore, come se la persona amata, andandosene da noi, abbia portato via con sé una parte di noi stessi e, senza di lei/lui, non saremo più in grado di stare così bene, di essere felici.
Dobbiamo tenere a mente, però, che quel “pezzo di cuore” è prima di tutto nostro, è la nostra capacità di stare in una relazione, le emozioni che mettiamo in gioco, l’investimento che decidiamo di fare quando amiamo qualcuno. Se il nostro esistere non dipende da qualcuno quel pezzo di cuore prima o poi torna ad appartenerci.
Restituire a noi stessi il diritto di essere come siamo, al di là del contesto di coppia, può aiutarci a immaginare per noi nuove possibilità, aprendo la strada a nuove occasioni.
Dott.ssa Michela Gaudenzi
Psicologa sistemico relazionale familiare
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