L’orientamento è parte fondamentale di ogni percorso educativo di istruzione e formazione e ne condiziona il successo. Infatti la carenza nell’orientamento è una delle cause della dispersione e dell’abbandono scolastici.
Essere orientati significa, per ognuno, avere consapevolezza di sé e del mondo che lo circonda, per essere in grado di individuare e cogliere le possibilità che servono a realizzare al meglio le proprie aspirazioni. Ma significa anche vivere in modo completo la propria dimensione legata all’età e alle posizioni che ci si trova, di volta in volta a ricoprire nelle diverse dimensioni sociali, nella famiglia, a scuola, nel mondo del lavoro, nel seguire i propri interessi, sapendo esercitare sempre un ruolo attivo, come cittadino del proprio paese e del mondo.
La coscienza di sé, maturata attraverso la scoperta dei propri talenti e inclinazioni, è ciò che serve per individuare la propria strada e percorrerla con convinzione, per riuscire a superare gli ostacoli e ad affrontare positivamente le sfide che si incontrano.
Per questo l’orientamento è parte fondamentale di ogni percorso educativo di istruzione e formazione e ne condiziona il successo.
Non essere orientati significa affidarsi al caso, non dare valore a ciò che si è e che si fa, non essere in grado di operare delle scelte e quindi di vivere e crescere su esperienze proprie e significative.
È per questo che il nostro sistema educativo d’istruzione e formazione pone l’accento sulla valenza dell’orientamento, modulato secondo le diverse fasi evolutive della crescita, affinché ognuno raggiunga la capacità di auto orientarsi e acquisisca la capacità di considerare il proprio processo di apprendimento come una facoltà che non si esaurisce nella scuola, nei percorsi di apprendimento formali, o che riguarda un’età, ma che coinvolge ogni momento della propria vita e tutta la sua durata.
La carenza nell’orientamento è una delle cause della dispersione e dell’abbandono scolastici.
Se il percorso intrapreso non ha le sue radici in un progetto personale, in un’idea di futura realizzazione delle proprie capacità e aspirazioni, la motivazione ad impegnarsi e ad affrontare anche la minima difficoltà vengono meno e il processo educativo e di apprendimento diventa estremamente difficoltoso, così fragile che anche i migliori stimoli e i più allettanti ambienti di apprendimento possono essere ‘superati’ dai giovani e non condurre a quel ‘previsto’ successo, obiettivo di tanti sforzi e tanto impiego di risorse.
Il nostro sistema educativo ha fatto leva, per molto tempo, principalmente sulla convenzione, socialmente condivisa, che considerava l’istruzione una didattica fondata sul riconoscimento del merito e sul timore del suo mancato conseguimento.
Oggi possiamo constatare come non sia più possibile fare affidamento, nel voler promuovere con successo il nostro sistema educativo sul timore di un cattivo risultato.
Il motivare le nuove generazioni è diventato un problema assai complesso e che richiede di essere affrontato in profondità, non trascurando tanti aspetti dei nostri comportamenti sociali, sui quali ancora non si riflette abbastanza. Ciò che può mettere in campo la scuola è tanto ma è anche necessario che, nel fare sistema, specialmente sul piano dell’orientamento, non si trascurino tutti gli aspetti che riguardano la formazione dei nuovi insegnanti come di quelli in servizio, in modo differenziato per ogni grado d’istruzione, per permettere loro un pieno sviluppo professionale, sicurezza nella capacità di adottare metodologie didattiche realmente orientative e di avere un dialogo positivo con le famiglie.
La scelta di un percorso scolastico è un momento importante nella vita di ogni persona e, come tale, ha bisogno di un'ottima conoscenza di sé stessi. Proprio per questo, l'orientamento scolastico incontra la psicologia e permette ai ragazzi di poter conoscere meglio le proprie risorse, gli obiettivi che vogliono raggiungere e le possibilità a livello lavorativo. Durante il percorso di orientamento scolastico, dunque, una profonda conoscenza di sé stessi e della realtà lavorativa può migliorare la capacità di prendere decisioni.
L'orientamento scolastico può essere utile per tutti i bambini e gli adolescenti che si avvicinano al momento di scegliere quale direzione dare al proprio percorso formativo. In particolar modo, l'aiuto di uno psicologo può essere fondamentale per quei ragazzi che hanno una maggiore difficoltà nel prendere una decisione. È importante, dunque, aiutare bambini e adolescenti a scoprire le proprie attitudini e a non sentirsi soli in questa scelta.
Nei mesi precedenti alla scelta del percorso formativo, è preferibile che i bambini e i ragazzi vengano aiutati da uno psicologo specializzato in orientamento scolastico. Il consulente potrà somministrare test attitudinali o eseguire colloqui motivazionali per scoprire quali sono le ambizioni del ragazzo. Un altro compito fondamentale, sarà quello di informare sulle possibili scelte che ha a disposizione, sia a livello formativo che a livello lavorativo.
Dr.ssa Ylenia Beretta
Psicologa clinica specializzata in Disturbi dell'Apprendimento
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